Un altro sistema per la
promozione dell’efficienza energetica, attualmente attivo in Italia è il conto
termico, di cui avevo già parlato in un post
del 9 gennaio 2013. E’ un sistema attivo da inizio 2013 che incentiva
piccoli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la
produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Leggendo un articolo
pubblicato su nextville, di cui di seguito riporterò una serie di estratti ,
sembra che sia l’ennesimo flop, a causa degli stessi problemi che hanno portato
al fallimento il Fondo Kyoto.
“A fronte di una
disponibilità annua di oltre 900 milioni di euro, nel 2013 ne sono stati
impiegati solo 3,89. A conti fatti, un tasso di utilizzo delle risorse
disponibile pari a solo lo 0,43%.
Questi alcuni dei dati – poco confortanti -
emersi lo scorso 6 maggio durante l’audizione informale del GSE….I dati 2013
elaborati dal GSE parlano di numero di richieste presentate pari a 3.194. Il valore
economico degli incentivi complessivamente utilizzati è così suddiviso (in
ordine decrescente a partire dagli interventi più richiesti): impianti solari
termici: 45,3%; apparecchi/generatori a biomassa: 28,2%; isolamento termico
superfici opache: 9,3%; generatori di calore a condensazione: 7,2%; impianti di
riscaldamento a pompa di calore: 4,5%; sostituzione chiusure trasparenti: 3,5%;
diagnosi e Attestati di certificazione/prestazione energetica: 1,3%; scaldacqua
a pompa di calore: 0,7%; schermature esterne: 0,3%.
Secondo il Gestore dei Servizi Energetici, la
scarsa attrattività del meccanismo è dovuta alla compresenza delle detrazioni
fiscali del 65% …….. per i medesimi interventi, ma anche alla bassa
partecipazione delle Amministrazioni pubbliche. Però, secondo l’AIEL
(Associazione italiana energie agroforestali) vi sono altre due ragioni che
concorrono a spiegare l’insuccesso del Conto termico: la totale assenza di una
campagna informativa su questo incentivo, ad oggi del tutto sconosciuto presso
il grande pubblico, e la complessità di accesso tramite il portale dedicato
“Portaltermico”, che scoraggia le richieste per impianti e apparecchi di
piccola taglia. In aggiunta a queste considerazioni, noi di Nextville ci
limitiamo a ricordare che – oltre ai numerosi ritardi attuativi nella fase di
avvio – si attendono da oltre un anno dal GSE diverse implementazioni del
meccanismo, che avrebbero senza dubbio aiutato ad aumentare il numero delle
richieste:
• pubblicazione sul Portale GSE (entro il 3
maggio 2013) di un elenco volontario di ESCo interessate alla realizzazione e
al finanziamento degli interventi incentivabili, a favore dei soggetti sia
privati che pubblici;
• entro il 3 gennaio 2014, predisposizione -
anche in collaborazione con il CTI e le Regioni - di linee guida per
l’installazione di contatori termici per la contabilizzazione e la trasmissione
telematica dei dati relativi all’energia termica prodotta;
• predisposizione e aggiornamento sul portale
GSE di un contatore riportante l’impegno di spesa annua cumulata raggiunta per
l’erogazione degli incentivi;
• predisposizione - con supporto specialistico
di ENEA – di una relazione annuale sul funzionamento del sistema incentivante.”
Come dissi già a suo
tempo, ci vuole talento ad avere la disponibilità di denaro liquido, dedicato
per altro ad un settore che potrebbe avere un grosso margine di sviluppo e di
crescita e non riuscirlo a distribuire.
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