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Nutrire il pianeta,ENERGIA per la vita

Scritto da TC Postato il 18/05/2015 expo, energia, efficienza energetica, expo energia, agro alimentare, sole 24 ore Non ci sono commenti




Continuiamo il nostro ciclo di post sull’EXPO, affrontando il tema dell’energia. Il sole 24 ore giovedì 14 maggio ha pubblicato un’interessante articolo cercando di fare il punto sulla situazione energetica, dell’uso delle materie prime, acqua compresa dell’industria alimentare italiana, partendo proprio dal claim EXPO “nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Guardando i dati rilasciati da Federalimentari, la situazione sembra essere positiva: l’impatto energetico del settore appare relativamente più basso rispetto ad altri comparti industriali. Il consumo di energia elettrica attribuibile al settore è infatti calcolato attorno all’8 % sull’utilizzo industriale di energia elettrica nei Paesi OCSE e all’1,5% sul consumo energetico globale in Europa.

Ma è ancora possibile fare tanta stada per assicurare che il cibo riesca a dare energia all’uomo sfruttando al minimo quelle risorse energetiche che hanno a che fare con lo sfruttamento ambientale. In fondo si tratta di fare il bene all’ambiente, ma anche di recuperare margini economici di rilievo. Per ENEA la policy dell’efficienza energetica per lo sviluppo di una food economy sostenibile rappresenta una scelta irrinunciabile per l’agroalimentare italiano sia per sostenere la competitività sul mercato italiano interno e sui mercati internazionali e sia per favorire i margini operativi degli agricoltori che , se confrontati sulla catena del valore dell’agroalimentare italiano, risultano all’utima posizione 1% rispetto alla commercializzazione al dettaglio, 4,4% all’industria della trasformazione e alla distribuzione. Tradotto se consideriamo la coltivazione di un pomodoro, al netto delle spese, un agricoltore guadagna solo 1%, chi lo trasforma in concentrato, in passata di pomodoro o altro, i margini si dilatano maggiormente, pur rimanendo piuttosto bassi.

Ciò dimostra come l’efficienza riguardi tutta la catena produttiva agroalimentare sottolineando che meno o meglio si usa l’energia e più si rende efficiente il conto economcio e si possono attrarre clienti sempre più attenti a rifornirsi da chi dimostra attenzione ai temi ambientali.Ecco perché la voce ricade nei rapporti di sostenibilità : spulciando proprio quelli relativi al settore, federalimentari stima un risparmio energetico nell’ordine 15-20%.

Di seguito citiamo un esempio di azienda alimentare sostenibile,l’azienda agricola lorenzini naturamica che è un esempio della politica rivolta all’efficienza ed alla sostenibilità ambientale. Producono pomodori datterini in pianura padana in una serra riscaldata a biomassa. Con questo processo produttivo hanno incremenentato la loro produzione di oltre il 40%, riducendo i costi energetici e tagliando le emissioni di oltre 15.000 ton di CO2 l’anno.