Il conto termico è uno strumento, come già scritto in un precedente post, che colma un gap, se vogliamo, nel sistema nazionale di promozione dell’efficienza e del risparmio energetico. Infatti questo meccanismo incentiva non solo interventi effettuati da privati o imprese, come la detrazione fiscale del 55% ora del 65%, ma anche per interventi effettuati da pubbliche amministrazioni. Questo permette il duplice beneficio di ridurre la bolletta energetica per le PA e favorire il ruolo di traino che quest’ultime dovrebbero avere nei confronti dell’efficienza energetica.
Il decreto prevede due linee di finanziamento, una per il pubblico ed una per il privato, con due differenti sistemi d’incentivazione e soprattutto due differenti budget: 200.000.000 €per le PA e 700.000.000 € per i privati. Queste cifre sono a mio parere molto sbilanciate per i progetti presentati dai privati, sbilanciate perché quest’ultimi possono accedere, oltre che al conto termico anche alla detrazione del 65%. Pur non essendo cumulabili tra loro, il privato ha disposizione quindi due meccanismi d’incentivazione tra cui scegliere e soprattutto molte più risorse economiche.
Tralasciando questo discorso, che potrebbe essere analizzato più in
profondità in futuro, quando si avranno i risultati dei meccanismi
d’incentivazione, in termini di risorse impegnate e progetti realizzati. Quello
che però volevo segnalare in questo post è invece la mancanza di trasparenza ed
informazioni sul conto termico, fondamentali per poter impostare un
investimento economico. Come sopra specificato per i privati che hanno grosse
risorse a disposizioni non si pone il problema, ma invece per le PA , dove
il budget è molto ridotto, è fondamentale sapere il valore annuo di
esborso per gli incentivi emessi. Il tutto per poter monitorare le risorse
ancora a disposizione ed avere la tranquillità per impostare un’investimento di
efficienza energetica oppure no. L’art. 13 del D.M 18 dicembre 2012 (Decreto Conto Termico),
al comma 1, assegna al GSE l’obbligo di monitorare il raggiungimento degli
obbiettivi di produzione termica e di risorse impegnate e pubblicarle sul
portale web. Nel frattempo il decreto è entrato in vigore, il portale del GSE è
on-line e del contatore delle risorse impegnate ancora nulla. Ho provato quindi a sollecitare un chiarimento direttamente al
GSE, ma la risposta è stata: “in merito alla Sua richiesta La invitiamo
ad attendere la pubblicazione dei dati relativi alla spesa annua cumulata
all'interno del sito del GSE, tramite la pubblicazione di evenutali news sul
sito www.gse.it“.
Credo non sia una questione di lana caprina, ma anzi sia fondamentale prima di poter investire, avere la bussola di quali siano gli elementi che possono entrare o uscire da un bussinessplan, in assenza è molto probabile che si deciderà di utilizzare il tempo ed il poco denaro a disposizione in altri modi e progetti.
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