Trovo che ogni tanto
bisogna ricordarsi il perché dobbiamo scegliere la direzione di una maggiore
sostenibilità del nostro sviluppo economico. Non certo per una pratica freak o
modaiola, ma perché il nostro clima sta mutando, con un costante innalzamento
delle temperature medie annuali.
In questo post quindi ho
deciso che il mio ruolo sarà marginale, lascio spazio alle parole scritte da
Luca Mercalli, famoso climatologo italiano, sulla stampa di domenica 3 marzo
’14.
“Con febbraio è terminato un lungo autunno durato sei mesi,
una tiepida e piovosissima stagione che su gran parte d’Europa ha cancellato i
caratteri tipici dell’inverno. Aria mite oceanica, prati verdeggianti,
poche o nulle le gelate, alluvioni fuori
stagione, innevamento alpino da record ma solo oltre quota 1000 metri. La
temperatura del trimestre dicembre 2013- febbraio 2014 è stata al nord italia la
seconda più elevata da oltre due secoli , posizionandosi appena al di sotto del
record, peraltro recenti dell’inverno 2006-2007…..Sono stati stabiliti nuovi
primati di carattere propriamente monsonico, infatti un po’ ovunque la quantità
d’acqua hanno superato la media , provocando anche straripamenti dei fiumi,
come il Secchia nel modenese…Tutta acqua che sulle montagne , oltre i 1000
metri , si è trasformata in neve umida e pesante, tipicamente primaverile,
creando disagi, valanghe e interruzioni delle linee elettriche….Insomma gli
eccessi non sono mancati in questa stagione ibrida, che propone scenari da
riscaldamento globale destinati con elevata probabilità a divenire più
frequenti. Da quando esistono dati misurati, ovvero circa due secoli, non
esistono infatti analoghi trimestri invernali per combinazione di elevata
temperatura e piovosità….al contrario, due inverni mancati a distanza di sette
anni invece che di settecento, in compagnia delle estati più calde della storia
tutte successive al 2003, sono oramai indice di una tendenza, di una
transizione un nuovo clima”.
Mai come queste parole,
dettate da numeri e non solo da impressioni, ci dà la possibilità di sfatare un
luogo comune argomentando che: esistono solo le mezze stagioni.
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