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condominio: treno dello sviluppo edilizio?!



 



Uno dei fenomeni ancora riconoscibili del boom economico nelle nostre città sono i condomini. Le città italiane, dalla seconda metà degli anni 50 si sono popolate di manodopera per soddisfare il fabbisogno delle fabbriche manifatturiere del nord. Per far fronte alle esigenze abitative della nuova classe operaia si sono costruite intere parti di città tra il 46 ed il 71. Il risultato sono circa 1,1 milioni di condomini, costruiti con canoni tipologici e soprattutto costruttivi degl’anni 60-70, anni in cui non c’era alcuna normativa sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici.  Il riscaldamento climatico non era un problema e c’era un ottimismo incodizionato, sopra ogni considerazione ambientale. Sono questi gl’anni dove nascevano i poli industriali a Marghera, Bagnoli e Piombino, ne cito tre , ma avrei potuto citarne altri, perché i più rappresentativi di una mentalità che metteva al primo posto lo sviluppo industriale, rispetto all’impatto sull’ambiente e soprattutto del paesaggio. Marghera è ben visibile da molti scorci di Venezia e solo dio sa cosa può pensare uno straniero o un giovane italiano, di quale rapporto ci sia tra la più bella città del mondo ed un polo petrolchimico- navale siderurgicho.

Tutto ciò premesso ci dà la stima di quanto pontenziale di risparmio energetico ci sia nei condomini italiani.  Alessandro Ponti, amministratore delegato di Harley&Dikkinson (H&D) e presidente di REbuilding Network , al  Rebuilt di Riva del Garda ha promosso il network che ha già aggregato sei aziende che singolarmente sono impegnate sui temi dell’efficienza energetica. L’ obiettivo è mettere a fattor comune un sistema di tecnologie per efficientare gli edifici esistenti. E’ stato fatto un primo test a Roma, per la riqualificazione di una palazzina degli anni ’50 di sette piani, circa 4.500 mq di superficie, che passerà dalla classe energetica G alla A+. Il progetto prevede una spesa di circa 21 euro/mq per la manutenzione e di 100 euro/mq per la rigenerazione energetica. Se oggi ciascuna famiglia in quel palazzo consuma 2.700 euro all’anno, dopo l'intervento ne risparmierà 1500.

Qualcosa si sta muovendo non solo grazie all’iniziativa dei privati, ma anche e soprattutto grazie all’iniziativa del pubblico, pensiamo alla  campagna di diagnosi energetiche gratuite per i condomini in provincia di Milano, promossa da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Infoenergia e Anaci Milano, con la partnership tecnica di Econdominio. La campagna ha condotto cento diagnosi su altrettanti edifici, presentate in assemblea condominiale ad oltre 2.680 famiglie. A seguito delle 100 diagnosi sono stati già realizzati dieci interventi di efficentamento, che hanno permesso di ridurre del 30,4% la spesa media annua .

Insomma si potrebbe continuare con le esperienze in itinere di Padova e Parma, però concluderei dicendo che sta partendo un treno che deve essere preso dai condomini, i primi beneficiari, dalle imprese edili e dalle banche, ma anche dagl’architetti. La riqualificazione energetica non deve essere solo risparmi e tecnica, ma deve essere anche l’occassione di riqualificare gli edifici a 360 gradi.