Recentemente, incuriosito dai cambiamenti che la città di Brescia sta vivendo, ho visitato il “comparto Milano”, una zona ex produttiva a ridosso del centro storico e del cimitero vantiniano. Quest’area, tristemente nota a causa dello scandalo PCB della ditta Caffaro in merito al quale è intervenuto anche il Ministero dell’Ambiente, è stata classificata tra le zone più contaminate d’Italia. Un luogo dimenticato, scomposto, disordinato e in cerca d’identità. Ed è stato piacevole rendermi conto che lentamente qualcosa sta cambiando. Fino a poco tempo fa questo era un luogo isolato, caratterizzato da grandi aree industriali dismesse dell’ex fabbrica “Metallurgica Tempini” sorte a fine ‘800 / primi ‘900. Ho quindi deciso di tornarci dopo aver approfondito la sua storia ed è stato allora che mi sono imbattuto nel blog diOfficina_9 (i luoghi del vento), un’associazione culturale che ha come scopo la ricognizione e comprensione delle architetture “sospese”, non solo della città di Brescia. Quindi, dopo essermi informato e munito di macchina fotografica, ho deciso di tornare per testimoniare cosa sta accadendo a questa parte di città, perché è giusto sapere cosa è stato ma è altrettanto importante comprendere cosa sarà.
questa foto immortala i vecchi muri di confine delle aree dismesse e la natura che si è riappropriata degli spazi urbani, arrivando a ridosso della strada
il nuovo parco urbano si confronta con le aree dismesse ancora presenti alle sue spalle
la riqualificazione urbana e ambientale ha ridisegnato lo skyline della città
le nuove palazzine residenziali progettate dallo studio genovese 5+1AA hanno preso il posto delle aree dismesse
nel contesto della rigenerazione urbana, nuove funzioni prendono piede e tra quelle più interessanti ci sono sicuramente nuovi spazi espositivi e studi di architettura, design e comunicazione
> Posta un commento...