Dopo l'inaugurazione del 1 maggio (vedi post del 4 maggio) sono ritornato all'EXPO. Ed è stato davvero interessante documentare i piccoli e i grandi cambiamenti che nel frattempo sono intercorsi.
Un secondo sguardo a distanza di circa un mese mi ha fatto scoprire che molte cose sono cambiate, alcune visibili ed evidenti, altre più nascoste ma altrettanto significative.
Ritengo che i cambiamenti siano fisiologi all'interno di un organismo così vasto e complesso come quello dell'EXPO. Questo vale per le sedute e l'arredo che hanno iniziato ad occupare lo spazio di distribuzione del decumano. Altri cambiamenti invece, appaiono come la risposta ad un palese ritardo che ha obbligato a rivedere allestimenti e padiglioni, come nel caso del padiglione della Lombardia che da orrido fungo si è trasformato in interessante pattern con rimandi diretti alle origini preistoriche della Regione.
Nel frattempo i prati sono in fiore. La differenza più colorata sono i fiori che abbelliscono lo spazio tra i padiglioni e il Decumano. Qui una veduta dello spazio antistante il cluster delle spezie.
Ed eccoci arrivati al dunque: il padiglione della Lombardia, all'incrocio tra Cardo e Decumano. Il giorno dell'inaugurazione questo padiglione aveva tutt'altro aspetto. Appariva infatti come una grossa scatola impacchettata da una texture anonima con dimensioni del modulo ridottissime. Ed ecco che con la nuova visita mi appare un nuovo padiglione. Spazi esterni rivisti, spazi interattivi, una texture davvero semplice e bella (ci voleva Bros!) ad "impacchettare" il tutto e via quell'orrido "fungo".
Per fortuna c'è Bros. Qualcuno in Regione ha capito che il padiglione così com'era non funzionava. (Aggiungerei, era inguardabile...). Ed ecco che sono state fatte le opportune modifiche. In particolare è stato completamente sostituito il "packaging" e la texture ha raggiunto la giusta scala per lo spazio sul quale il padiglione si affaccia, interpretando in maniera contemporanea il tema dell'identità.
Rispetto ai primi giorni ora le feste nei padiglioni la fanno da padrone e Paesi come l'Olanda contrappongono allo scarno allestimento diurno delle super feste notturne.
Altra importante novità sopraggiunta nell'ultimo periodo ad EXPO è la segnaletica. I primi giorni infatti non era presente e la visita era destinata ad avere un supporto cartaceo come la mappa (ricordatevi sempre di ritirarla all'Info Point prima di ogni vostra visita).
Parlando di novità, forse la più importante riguarda lo spazio del Decumano che è stato occupato dagli allestimenti di Dante Ferretti e dalle tanto attese sedute. I primi giorni il visitatore stanco non poteva trovare ristoro nell'appoggiare le stanche membra ad alcun tipo di elemento d'arredo.
Ora invece -grazie all'arrivo degli sponsor, nemmeno tanto celati...- le sedute fanno bella mostra di sè sotto alle grandi tende del Decumano: ci sono quelle colorate della Fiat, e quelle in legno di Mont Blanc.
A proposito di sedute e di sponsor. Anche nel modo di promuoversi c'è modo e modo...
Ad una certa ora i padiglioni cambiano, Ed alcuni cambiano parecchio. Quello degli States di notte viene chiuso. I grandi pannelli in policarbonato si abbassano e il padiglione diviene una grossa scatola traslucida nascondendo la grande scala di accesso al piano nobile.
A titolo esemplificativo riporto due immagini di com'era l'EXPO all'inaugurazione. Nel giro di un mese ne sono cambiate di cose... (per fortuna).
Per approfondimenti:
sito ufficiale Expo2015:
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