CITTA' COLLETTIVA


Nella città contemporanea esistono corpi collettivi in opposizione ad un sistema sociale e politico, che hanno visivamente immaginato e rappresentato un'alternativa che incarna, nella forma stessa del collettivo un modello più partecipativo. Partecipare ha nella sua etimologia due parole di origine latina: pars (parte) e capere (prendere) e significa appunto prendere attivamente parte a qualcosa di più grande della propria persona, come una comunità ad esempio, senza conoscere necessariamente da chi questa sia formata. Le singolarità qualunque [1], come le chiama Giorgio Agamben, sono in grado di formare nuovi tipi di comunità alle cui basi non sussistono appartenenze regolate da identitàrazzacetosessualità e da tutte quelle altre categorie che hanno permesso fino ad oggi allo Stato democratico-spettacolare di articolare il proprio controllo sulla società.

Fonte: wikipedia

 

[1] G. Agamben, La comunità che viene, Bollati Boringhieri, Torino 2011, p. 51.

 

 

 


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