Maggio è stato un mese molto intenso a Milano. Dopo l'inaugurazione dell'EXPO 2015 del 1 maggio, che abbiamo documentato in questo post, il 9 maggio è stata aperta al pubblico la Fondazione Prada.
La nuova sede di Milano della Fondazione Prada, progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, espande il repertorio delle tipologie spaziali in cui l’arte può essere esposta e condivisa con il pubblico. Caratterizzata da un’articolata configurazione architettonica che combina edifici preesistenti e tre nuove costruzioni, è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni dieci del Novecento. Situato in Largo Isarco, nella zona sud di Milano, il complesso si sviluppa su una superficie totale di 19.000 m2, di cui 11.000 m2 saranno utilizzati per le attività espositive (fonte: www.fondazioneprada.org).
Lo spazio esterno è stato riconfigurato attorno agli intervalli tra gli edifici, gli spazi aperti: le grandi corti allungate costituiscono infatti il tema tipologico dello spazio esterno. Per quanto riguarda gli interni invece ogni edificio ha un suo carattere e in tutti i casi il preesistente è stato mantenuto con una rivisitazione materica e di finiture sempre coerente. Entrando in questi spazi la cosa che ci si chiede è: come è possibile utilizzare una palette di materiali e finiture così articolata senza cadere nel kitsch? La risposta è semplice: basta essere Rem Koolhaas. Il suo intervento infatti accosta preesistente e nuovo, materiali poveri ed high tech senza mai sbagliare un colpo e dando all'insieme un'unitarietà e una facilità di lettura senza pari.
Da vedere (e vivere) assolutamente!
La Fondazione è anticipata da grandi manifesti che preannunciano lo sbarco della nuova sede milanese. Nella migliore tradizione dei billboards americani, introduce anche il "dittico".
Il contesto urbano e le facciate esistenti sono state mantenute. Solo alcuni elementi si affacciano sul perimetro ad annunciare la trasformazione interna.
Prima corte. Tra biblioteca-bar e nuovo volume per le mostre temporanee, il Podium.
Seconda corte. Tra il volume del Podium e del Cinema, con sullo sfondo gli edifici meridionali esistenti.
Terza corte. Tra il Cinema e la Cisterna. (E c'è pure un ospite speciale...)
L'ingresso da ovest allo spazio biglietteria.
Il tema dell'arco ripreso sui fronti nord e sud del Podium.
Il Podium -il volume rivestito internamente ed esternamente da pannelli in alluminio di natura aeronautica- ospita l'unica mostra che non contiene pezzi contemporanei: Serial Classic, curata da Salvatore Settis. Il contrasto è molto drammatico.
La casa degli Spiriti. Volume preesistente mantenuto nelle sue caratteristiche tipologiche e spaziali. E' stato però rivestito in foglia d'oro divenendo così il landmark urbano dell'intervento.
Il volume della cisterna che ospita la mostra Trittico è uno spazio molto suggestivo in cui il contrasto tra luce e superfici in cemento grezzo delinea lo spazio.
La Fondazione ribadisce come gli spazi siano pubblici e che qui si possa venire anche solo per leggersi un libro. Appunto.
I pannelli in schiuma di alluminio che rivestono dentro e fuori il Podium.
La bellezza sta nei dettagli.
Il terzo nuovo volume è quello della torre. Di fronte al grande capannone che chiude il sito a ovest sorgerà la torre.
Per approfondimenti:
sito ufficiale Fondazione Prada:
http://www.fondazioneprada.org/visit/visit-milano/
sito ufficiale OMA:
http://oma.eu/news/2015/fondazione-prada-opens-to-the-public/
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