Ritorniamo a parlare di
trasporto merci. L'avevo in parte già fatto con il post "Tir
sharing" del 4 febbraio 2013, ma qui vorrei soffermarmi su una
proposta ben diversa, che non va a migliorare una situazione esistente, come
quella della condivisione dei mezzi di trasporto tradizionali. Si tratta di una
tecnologia completamente nuova ed avveniristica: Pipenet.
Pipenet è un progetto che è stato avviato più di dieci anni fa dal professor Franco Cotana, dell'Università di Perugia in collaborazione con Finmeccanica/Ansaldo Breda per la realizzazione di alcuni prototipi. Si tratta di un tubo di circa 80 cm di diametro dentro al quale scorrono capsule contenenti merce. Grazie alla tecnologia della levitazione magnetica e al vuoto ottenuto all'interno del tubo le capsule viaggiano senza particolari attriti raggiungendo velocità elevatissime (300km/h per trasporti urbani bidirezionali, 300km/h-1500km/h per trasporti regionali monodirezionali, oltre 1500km/h per trasporti nazionali monodirezionali). Le ridotte dimensioni esterne del tubo e la posa non particolarmente complessa permettono di installare il sistema Pipenet lungo le dorsali infrastrutturali esistenti, come i tracciati ferroviari o le autostrade. All'interno delle capsule possono viaggiare merci per un peso massimo di 20 kg, ma se pensiamo che l'80% dei pacchi trasportati oggi dalle Poste non supera i 3kg[1]e che in ogni caso il 75% delle merci oggi trasportate può essere pallettizzata allora comprendiamo le potenzialità di questo rivoluzionario sistema di movimentazione delle merci.
Oltre agli enormi vantaggi
che potrebbe offrire al settore industriale in primis e ai trasporti in
generale poi, sono molto interessanti i vantaggi e i risparmi in termini
ambientali ed acustici, oltre ad abbattere i rischi di incedenti legati al
trasporto tradizionale. Secondo le stime contenute nel progetto, dirottando le
merci sul rivoluzionario sistema, si abbatteranno infatti del 93% le polveri
sottili, dell'80% l'ossido di azoto e del 19% l'anidride carbonica. Dal punto
di vista acustico inoltre la particolarità della tecnologia garantirà un
bassissimo inquinamento. Infine, per quanto riguarda gli incidenti, Pipenet
produrrebbe una riduzione media annua di: 3.200 incidenti; 1.100 feriti e 55
morti.
E' curioso che questa
tecnologia si stia sviluppando proprio in Italia dove il 91% del trasporto
merci si muove su gomma (dato 2010) [2].
Il nostro auspicio è che si proceda verso un'applicazione concreta di questa
tecnologia e che se ne possano ricevere presto i benefici -come mangiarsi a
Milano un cannolo siciliano freschissimo sfornato meno di un'ora prima a
Palermo...-.
Per approfondimenti:
Sito ufficiale sistema
pipenet
[1]http://www.pipenet.it/
[2]Considerando i 5 maggiori Paesi europei ci collochiamo al 2° posto dopo la Spagna che, con il 96,6% è la nazione con la quota più elevata di trasporto su gomma (dati Eurostat 2010).
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